La nostra rubrica settimanale con le ultime curiosità dal mondo del marketing e della comunicazione.
Uno studio Nielsen, condotto su un campione di 3mila statunitensi, ha evidenziato che le due grandi sfide del 2024 per i marketer saranno la crescente tendenza a evitare la pubblicità su qualsiasi tipo di piattaforma (audio, streaming e TV) e l’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto.
Tendenza ad evitare gli annunci: sulla base dei dati che emergono dallo studio, il 64% dei consumatori fa di tutto per eludere gli annunci pubblicitari su servizi video gratuiti e supportati da pubblicità, con un significativo 59% che vorrebbe sottoscrivere un servizio di streaming che elimini completamente la pubblicità. Una sfida per i marketer: come essere efficaci in un ambiente in cui la pubblicità è sempre meno tollerata?
Inflazione e potere d’acquisto: una preoccupazione ancora più pressante è l’inflazione, che sta incidendo sul potere d’acquisto del 95% dei rispondenti. Questo impone ai marketer di ripensare le loro strategie, focalizzandosi su come i consumatori si adattano ai cambiamenti nel costo della vita e dove concentrano la loro attenzione.
Boom dei Podcast: Interessante è la previsione che, nei prossimi 6 mesi, i podcast vedranno la crescita maggiore in termini di audience, soprattutto tra la Gen Z. Il 25% di quest’ultima ha dichiarato che aumenterà il tempo dedicato all’ascolto. La ragione? La pubblicità nei podcast è percepita come meno invasiva, con il 55% degli intervistati che la ritiene in una quantità appropriata.
Queste tendenze emergenti non sono solo sfide, ma anche opportunità. Come possiamo adattare le nostre strategie di marketing a queste nuove realtà? Come possiamo interagire con un pubblico che è sempre più selettivo e informato?
Il report “2024 IAB Digital Video Ad Spend & Strategy”, condotto da IAB USA, mette in luce una trasformazione significativa nei KPI prioritari per le campagne video: vendite, visite in negozio/sito web e lead hanno ora assunto un ruolo centrale, surclassando portata e frequenza come metriche di successo.
“L’interesse che abbiamo concentrato sulla fashion industry è sicuramente motivato dal suo ruolo primario per il nostro Paese in assoluto e per l’espressione della sua equity sui mercati globali, ma anche perché è un settore per cui pensiamo di avere grandi potenzialità di consulenza. L’equilibrio e la crescita del business si gioca sulla perfetta calibrazione fra costruzione di marca, la brand Fame, e guida dei brand per le consumatrici attraverso la categoria, il Flow. Per questo pensiamo che il consolidamento delle dinamiche phygital, insieme alla necessità dei brand di esprimere al meglio il concetto di inclusività per le differenti generazioni e per ciascun individuo, sia una sfida da cogliere con una nuova modalità di leggere il marketing, quale è il nostro approccio Fame & Flow”.
Queste le parole di Enrico Girotti, Managing Partner, Strategy e Growth di Initiative Italia a commento del report “State of Fashion2” condotto dall’azienda.
Per nove edizioni consecutive, il Salesforce State of Marketing ha analizzato l’impatto delle tecnologie emergenti sui professionisti del marketing, raccogliendo dati da 4.800 esperti in 29 paesi, inclusi 250 in Italia.
L’ultima indagine evidenzia come l’IA generativa rappresenti, contemporaneamente, priorità e sfida per i marketer italiani: se da un lato, infatti, è in grado di offrire enormi opportunità per migliorare la connessione con i clienti, dall’altro richiede però una gestione ottimale dei dati per sfruttarne appieno il potenziale. Solo attraverso questa gestione sarà possibile creare percorsi personalizzati che incrementano la fedeltà dei clienti e le vendite.
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