Da marchio a rituale: Starbucks diventa comportamento collettivo

Il piacere non ha scadenza. Serve solo un nuovo punto di vista.

Nella nuova campagna “Impara da chi è venuto prima”, Control (brand di LifeStyles Healthcare) ribalta il frame: non parla ai giovani sui giovani, ma lo fa attraverso le voci, le facce e le storie degli over 70.
E no, non è provocazione: è cultural reframing.

In un’epoca di iper-targeting e branded content autocelebrativi, Control sceglie una strada diversa: non spinge il prodotto, ma ridefinisce la cultura in cui il prodotto vive – e con essa anche chi può essere portavoce credibile su un tema così carico di cliché come la sessualità.

Non è solo una questione di messaggio, ma di scelte narrative consapevoli: la campagna adotta un tono che unisce ironia, autenticità e profondità, trovando il giusto equilibrio per parlare di piacere in modo naturale, senza forzature né stereotipi generazionali.

Se la scorsa settimana, relativamente a Chiquita, avevamo parlato di category hacking, qui non possiamo non sottolineare la riscrittura culturale del significato di intimità. Un posizionamento che lavora più sulla percezione che sulla funzione.

Il progetto, firmato da Together con la direzione creativa di Erika Mameli e sotto la guida di Federica Conte, Senior Marketing Manager Southern Europe di Control, si sviluppa attraverso un mix di contenuti social e affissioni.

Perché ci è piaciuta?

Perché racconta cosa significa oggi costruire valore per un brand: non solo dire qualcosa sul prodotto, ma dire qualcosa che conta.